Blog

Accademy

Piano Transizione 5.0 : come stabilire l’efficienza enegertica

Giacomo Minichiello

Green e Digital le parole chiave del Piano Transizione 5.0

Piano Transizione 5.0 è il nuovo sistema di crediti ed imposta per la digitalizzazione delle imprese italiane. Oltre a sfide e opportunità questo Decreto Legge ha lasciato spazio anche a dubbi e interrogativi sui requisiti fondamentali per accedere agli incentivi.

Una delle principali domande connesse al nuovo Piano Transizione 5.0 era legata alla definizione dei risparmi energetici, in quanto non era per nulla chiaro come determinare concretamente la riduzione dei consumi energetici.

I requisiti fondamentali

Il credito d’imposta varia in base all’entità dell’investimento e alla proiezione futura di risparmio energetico a livello di stabilimento.

L’azienda deve quindi effettuare un’analisi dettagliata del proprio consumo energetico. Questo comporta la raccolta di dati sui consumi di: energia elettrica, gas, acqua e altre fonti energetiche con riferimento ai consumi energetici registrati nell’esercizio precedente a quello di avvio degli investimenti.

Per le imprese di nuova costituzione, il risparmio energetico è calcolato rispetto ai consumi energetici medi riferibili a scenari corrispondenti.

L’indice di efficienza di energetica viene determinato attraverso la divisione dell’output energetico (energia prodotta) e l’input energetico (energia consumata), fondamentale è stabilire i Key Performance Indicators (KPI) che l’azienda intende monitorare.

Chi sono i destinatari degli incentivi Piano Transizione 5.0 e in che percentuale?

Gli incentivi stanziati per la Transizione 5.0 ammontano a 6,3 miliardi di euro, che vanno a sommarsi ai 6,4 miliardi di euro già previsti nella legge di bilancio 2024 per un totale di 12,7 miliardi di euro.

Gli investimenti sono finanziabili esclusivamente nel biennio 2024 – 2025.

Possono accedere alle agevolazioni tutte le imprese residenti in Italia. Il credito di imposta è destinato anche alle stabili organizzazioni di soggetti non residenti, a patto che effettuino investimenti in strutture e stabilimenti sul territorio italiano.

Le agevolazioni variano in base alla portata degli investimenti:

  • 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro,
  • 15% per investimenti fino a 10 milioni di euro,
  • 5% per investimenti fino a 50 milioni di euro.